07 gennaio 2010

Appunti di ... Avatar

Torno su questo argomento, dopo aver letto parecchie recensioni oltreoceano. Inutile dire che la maggior parte delle osservazioni sono positive ed è triste pensare che l'intero globo terrestre (o quasi, appunto) abbia in programmazione Avatar da prima di Natale (comprese le sale cinematografiche in Cina, dove sta avendo altrettanto successo) e che solo in Italia, l'uscita nelle sale sia prevista per il 15 Gennaio 2010. Dire che siamo il fanalino di coda, è ormai un luogo comune.

E tutto per lasciare spazio ai cinepanettoni nazionali e qualcuno, su questa affermazione, arriccerà il naso.

Non sono un fanatico della produzione hollywoodiana, mi piace però come lavora Cameron. Ha assoldato dei linguisti per la riproduzione del linguaggio Na'vi, ha assoldato i scenografi del Cirque du Soleil per studiare i movimenti e la danza rituale Na'vi (vi ricordo inoltre che il fondatore di Cirque du Soleil un certo Mr. Guy Laliberté è stato per 10 giorni ospite - a pagamento - sulla Stazione Spaziale Internazionale. Sobbarcandosi inoltre un rientro atmosferico con una navicella Soyuz che non è certo la massima espressione di comodità, tutt'altro).




I programmatori e i matematici della WETA Digital di Wellington Nuova Zelanda hanno lavorato duro per implementare, sotto la pelle blu dei nativi e dei vari organismi animali, muscolatura e tendini che si muovono sincronizzati per simulare sforzi, tensioni... nonche per interpretare e dar vita alle visioni pandoriane di Cameron.

Lo ammetto, mi piace più conoscere come è stato realizzato un film, che non l'opera finita.

Stavo dicendo: al di fuori dell'Italia i blog impazzano, e si possono cogliere delle osservazioni interessanti.

Ad esempio si legge qualche critica sulla struttura fisica dei Na'vi che appaiono troppo gracili rispetto alla loro altezza per poter eseguire performance troppo esasperate. Oppure, quando in occasione di alcuni movimenti, le figure non sembrano rappresentare bene l'inerzia di un corpo umano (o meglio di un corpo Na'vi) in ambiente soggetto a gravità.
Be' occorre ricordare che Pandora è una Luna, un satellite di Polifemo un pianeta di classe gioviana, che è in compagnia di una miriade di altre Lune (basta pensare che il nostro Saturno a circa 60 satelliti, tra i quali Titano che ha una atmosfera con ciclo a metano - nel senso che il metano si comporta più o meno come l'acqua sulla Terra). Ovvio, il termine Luna non deve ingannare ci sono Lune ben più grosse di quella terrestre, ma sono comunque Lune e quindi con una gravità che è una frazione (dal momento che è specificatamente dichiarato nel film) di quella terrestre. Se un essere umano dovesse nascere e crescere sulla nostra Luna, sicuramente andrebbe incontro ad una altezza maggiore rispetto lo standard portandolo inoltre ad essere più longilineo. La gravità minore favorisce una maggior agilità.

Altri appunti riguardano l'eventuale sequel di Avatar, che sembra ora quasi scontato. Molti sono scettici sulla possibilità di ripetersi, e in questo caso potrebbero non aver torto. Infatti, verrà a mancare la novità e sappiamo che nella storia cinematografica, sono rari i casi in cui i sequel siano stati all'altezza del capostipite. Se sarà lo stesso Cameron a lavorarci su, dal momento che sa benissimo anche lui qual'è il rischio, credo che farà in modo di evitare pasticci. Daltronde il materiale non manca, lui stesso ha detto che per il momento abbiamo esplorato ciò che c'è sulla superficie di Pandora, ma sotto? Abbiamo Eywa l'organismo che sovraintende all'equilibrio della flora e della fauna (una sorta di Gaia, nel mito terrestre). Non solo, abbiamo pure una costellazione di Lune intorno a Polifemo da visitare. Non scordiamo poi che Grace Augustine (Sigourney Weaver), nel tentativo di salvarle la vita, non ha completato il trasferimento della sua mente, restando bloccata in una sorta di limbo, una memoria collettiva all'interno di Eywa. Pertanto la dottoressa, in realtà non è stata "persa" completamente... non è detto quindi che Sigourney Weaver, in un modo o nell'altro non compaia di nuovo.

Se saprà lavorare come ha sempre fatto, il buon James avrà sicuramente qualche altro asso nella manica... e il conto in banca sempre più sostanzioso, ma se lo merita.

... questa tradizione dei cinepanettoni nazionali invece, mah.

Meglio una buona commedia italiana degli anni '50 o '60 in cui si possono apprezzare, qui si, dialoghi molto più sensati... anche rispetto allo stesso Avatar (ma qui abbiamo già spiegato il probabile motivo).

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